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Nell’ottica di creare spazi idonei a tutte le persone, anche le strutture ricettive, come bed and breakfast, hotel e agriturismi, devono rispettare le normative vigenti in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. Infatti, anche gli edifici del settore hospitality dovrebbero poter offrire il comfort necessario anche a quei visitatori con capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea. Adeguare la propria struttura in modo che l’hotel sia senza barriere architettoniche , quindi, è fondamentale: permette di offrire il massimo della comodità di movimento a tutti i clienti, e anche a entrare nelle guide dedicate al turismo accessibile che molti enti territoriali e associazioni stilano ogni anno.
In questo articolo scopriremo quindi insieme cosa dice la normativa su questo tema, quali sono i requisiti richiesti e perché alla tua struttura conviene adeguarsi approfittando del bonus abbattimento barriere architettoniche, valido per tutto il 2023, il 2024 e il 2025.
Anziani, donne in gravidanza, persone con problemi di deambulazione o in convalescenza da incidenti e infortuni: è essenziale che anche chi è in una situazione di mobilità ridotta temporanea o permanente, abbia la possibilità di vivere serenamente gli spazi di una struttura ricettiva senza che la sua condizione fisica diventi un ostacolo.
L’abbattimento delle barriere architettoniche è quindi una scelta civile importantissima che coinvolge non solo gli edifici pubblici, ma anche quelli privati. Perciò, abbattere le barriere architettoniche in un bed and breakfast, un albergo, o un agriturismo è un investimento strategico che permette di avvicinarsi a tutte quelle persone che, pur convivendo con problemi di movimento permanenti o temporanei, non rinunciano a una vacanza.
Non da ultimo, i proprietari di strutture ricettive che vogliono investire per eliminare le barriere architettoniche possono usufruire di alcuni vantaggi fiscali legati al vigente bonus abbattimento barriere architettoniche.
Gli ausili e i sistemi per eliminare gli ostacoli all’accesso e alla fruizione di uno spazio sono infatti molteplici: è possibile infatti installare rampe, fisse o mobili, montascale oppure miniascensori interni o esterni. L’accessibilità inoltre deve essere estesa a tutti gli ambienti, tenendo in considerazione elementi non secondari, come ad esempio la messa a norma del bagno, spazi comuni senza dislivelli e non da ultimo l’ampiezza delle porte e l’altezza della maniglia, che devono essere adeguate per permettere anche a chi si sposta con la sedia a rotelle di muoversi agevolmente. Questi, insieme ad altri, sono fattori che dimostrano una grande attenzione al comfort degli ospiti.
La disciplina in materia di barriere architettoniche si è evoluta nel tempo e vi sono numerose norme che hanno affrontato il tema, dal 1978 ad oggi. Nello specifico, la normativa di riferimento per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle strutture ricettive per permetterne la fruizione a persone disabili è data dalla legge 13/1989 e il relativo Decreto Attuativo e l’art. 24 della legge 104/1992 “Eliminazione o superamento delle barriere architettoniche”.
In particolare, va detto che nel Decreto Attuativo, non si fa esplicitamente riferimento alle singole tipologie di strutture ricettive come bed and breakfast, alberghi e agriturismi, ma si specifica però che per l’abbattimento delle barriere architettoniche qualsiasi struttura ricettiva deve rispettare il requisito della visitabilità e i criteri di progettazione per l’accessibilità di porte, pavimenti, infissi esterni, arredi fissi, terminali degli impianti, servizi igienici. A seconda della tipologia a cui appartengono – bed and breakfast, albergo, agriturismo – vi sono poi altre importanti indicazioni da seguire per garantire l’accessibilità.
A questo proposito va specificato che nel contesto di abbattimento delle barriere architettoniche, le porte tagliafuoco e interne alle camere rappresentano un fondamento essenziale per la suddivisione degli ambienti in maniera logica e funzionale: che si tratti di un luogo privato o pubblico, una porta per disabili, secondo la normativa, deve rispettare delle misure e caratteristiche precise, che tengano conto non solo del passaggio della sedia a rotelle, ma anche delle esigenze di chi la usa, come la tipologia di apertura più pratica e l’altezza ideale per collocare la maniglia.
Anche per questo motivo, tra le porte speciali Garofoli, puoi trovare anche delle soluzioni specifiche, sviluppate per venire incontro proprio alle esigenze delle persone con mobilità ridotta, in linea con le specifiche caratteristiche che queste porte devono avere secondo la normativa anche nelle strutture ricettive.
Secondo il D.P.R. dell ’89, infatti, le porte per persone con mobilità ridotta devono avere le seguenti dimensioni:
La normativa segnala anche che gli spigoli vivi delle porte devono essere opportunamente sagomati o protetti per non causare infortuni. Infatti, gli eventuali vetri devono essere collocati ad una altezza di almeno 40 cm dal piano del pavimento e le ante dei mobili devono poter essere usate esercitando una pressione non superiore a 8 kg.
Per quanto riguarda l’apertura e la chiusura delle porte, dunque, bisogna assicurarsi che avvenga facilmente, con una leggera pressione, per questo le porte interne nella stanza o nei luoghi pubblici dovrebbero essere di tipo scorrevole o essere porte rototraslanti, sia per ridurre lo sforzo dell’utente, ma anche per occupare meno spazio, facilitando gli spostamenti con la sedia a rotelle all’interno delle varie stanze.
Inoltre è opportuno sapere che anche le maniglie delle porte interne per disabili devono essere consone alle specifiche esigenze di chi ne fa uso: devono essere quindi progettate con un sistema a leva e montate ad un’altezza tra 85 e 95 cm (consigliata 90). Per la chiusura delle porte scorrevoli è consigliato il montaggio del nottolino, ossia una manopola priva di chiave, capace di chiudere dall’interno la porta girando la manopola stessa. In caso di necessità, la porta potrà essere aperta dall’esterno tramite una semplice moneta. Insieme al nottolino può essere installato anche un maniglione supplementare – interno ed esterno – che possa agevolare la manovra di entrata e di uscita dal locale.
Secondo la normativa, un hotel è senza barriere architettoniche quando:
Per quanto riguarda l’ultimo punto, va specificato che, nelle camere, i pavimenti devono essere complanari, ovvero senza dislivelli che evitino l’incastro di ruote, bastoni e ausili al movimento, invece per quanto concerne infissi, balconi e terrazze, le finestre devono essere facili da aprire, mentre i parapetti in prossimità di balconi devono essere di larghezza adeguata alle manovre di sedie a rotelle. Inoltre, gli arredi, dal desk della reception alla camera, compresi gli interruttori e i servizi igienici, devono essere a norma.
Infine, come precedentemente accennato, un ruolo importante nell’accessibilità di una struttura ricettiva lo hanno anche le porte, infatti la normativa specifica che le porte di accesso ad ogni ambiente, sia quelle tagliafuoco per l’ingresso nelle camere, che quelle interne alla camera d’albergo, debbano essere sufficientemente larghe da consentire il transito di una persona in sedia a rotelle e siano facilmente manovrabili da entrambi i lati di utilizzo. Sono da preferire le porte scorrevoli con maniglie adatte, evitando le porte girevoli e le vetrate, a meno che non siano munite di segnali per l’individuazione immediata.
Le porte, quindi, sono tra i primi elementi indispensabili per rendere l’abbattimento barriere architettoniche. Proprio per questo motivo è essenziale osservare la normativa e valutare con attenzione il tipo di porta ed il suo sistema d’apertura, il posizionamento e il tipo di maniglia, la luce netta del passaggio, ma anche lo spazio di manovra antecedente e successivo alla soglia.
In questo senso, l’attuale bonus barriere architettoniche, che permette una detrazione IRES e IRPEF al 75%, valido dal 2023 e confermato anche per i prossimi due anni, può essere un valido incentivo e supporto per un hotel che voglia intraprendere dei lavori di abbattimento delle barriere architettoniche. Puoi trovare tutte le info sul Bonus 75% in questo articolo.
Anche nel caso dei B&B, la normativa di riferimento per l’abbattimento delle barriere architettoniche per disabili è la legge n. 13/1989, tuttavia, a differenza degli hotel, un bed and breakfast è accessibile se ha almeno una camera adatta per il soggiorno di una persona disabile che si muove in carrozzina o con altri ausili, quindi l’accesso dall’esterno deve essere privo di barriere architettoniche.
Per quanto riguarda le camere invece, esattamente come per gli ambienti privati e per gli hotel, le porte e finestre devono avere infissi con maniglie ad altezza compresa tra 100 e 130 cm, mentre le ante mobili degli infissi devono aprirsi con una pressione inferiore a 8 kg. Inoltre, vicino al letto devono essere predisposti un interfono per contattare la reception e una luce notturna di emergenza. Inoltre, anche i bagni, devono essere a norma ed occorre predisporre i sanitari in modo da garantire l’accostamento laterale da parte dell’ospite che si sposta in carrozzina.
Riguardo gli spazi comuni, anche la reception, la sala colazione ed eventualmente il giardino dovranno essere adatti a garantire una permanenza sicura e autonoma delle persone con mobilità ridotta. In particolare: la reception e il percorso che conduce alla camera accessibile devono essere sufficientemente larghi per assicurare spazio di movimento per l’ospite in carrozzina; idem per la sala colazione, a meno che non si offra un servizio di colazione esclusivamente in camera. Se il bed and breakfast dispone di terrazzo o giardino esterno, bisogna indicare chiaramente se il percorso è privo di gradini e se è pianeggiante e sicuro da percorrere con carrozzine, stampelle o per chi cammina con un equilibrio precario. Anche nel caso degli spazi comuni è importante che vi siano porte di sufficiente larghezza e con la maniglia posizionata ad altezza a norma.
Infine, per quanto riguarda l’ingresso, a meno che la struttura non sia al piano terra, si pone il problema delle rampe di scale. Anche in questi casi, ci sono varie soluzioni da adottare per chi gestisce un B&B, come montascale, ascensore o miniascensore, completo di pulsantiera ad altezza accessibile.
Come accennato, tutto ciò non è obbligatorio per i B&B, ma rientra nelle scelte da valutare per la propria attività. Infatti, fare una scelta di accessibilità, può essere un investimento che distingue una struttura da altre concorrenti: anche i proprietari di B&B che vogliono investire per l‘abbattimento delle barriere architettoniche possono usufruire del vigente bonus abbattimento barriere architettoniche.
In conclusione, questo bonus del 75% può essere senza dubbio uno strumento molto utile per le strutture ricettive, permettendo di adeguarsi alla normativa e contribuendo alla crescita del “turismo accessibile”, ovvero l’offerta di servizi e strutture che consentono alle persone con difficoltà motorie ed esigenze speciali di godere di una vacanza in autonomia e sicurezza, senza ostacoli e difficoltà.
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