Quale parquet è più adatto alla cucina?

Per molto tempo parlare di parquet in cucina è stato un tabù. Umidità, gocce di olio e residui di alimenti, caduta di oggetti appuntiti: tutto ciò sembrava essere troppo aggressivo per un materiale vivo come il legno. Esistono però parquet in rovere che sono caratterizzati da maggior durezza e impermeabilità e quindi sono candidati ideali per ambienti a maggior tasso di usura dei materiali, come il bagno e la cucina, per l’appunto. Ora che ti abbiamo rassicurato ti starai chiedendo, “Sì, ma quale parquet è più adatto alla cucina? Come scegliere quello giusto?”. Leggi l’articolo e scopri di più sul parquet in cucina, i relativi pro e contro, e i nostri consigli di manutenzione.

I vantaggi del parquet in cucina

Uno dei luoghi comuni più diffusi sul parquet è che in cucina si rovina. In realtà, ci sono diversi vantaggi nella scelta del parquet in cucina – oltre alla bellezza e all’unicità che quest’ultimo conferisce a ogni ambiente – ai quali spesso non si pensa. Vediamoli insieme:

  • Varietà di scelta. Data l’ampia disponibilità in commercio di tipi di legno, finiture, disegni, e le differenti tipologie di posa (a quadri, a spina di pesce ecc.), scegliere il parquet consente di personalizzare l’ambiente in base ai propri gusti oltre a conferirgli maggior carattere. Cosa non sempre possibile con altre tipologie di pavimento.

  • Isolamento termico. Una delle proprietà naturali del legno è per l’appunto l’isolamento termico. Il legno è senza dubbio un materiale più caldo e morbido rispetto alle piastrelle.
  • Isolamento acustico. Questa caratteristica può essere aumentata attraverso l’inserimento di appositi pannelli isolanti sotto il parquet.
  • Maggiore valore immobiliare. In caso di vendita, una casa con parquet ha un valore immobiliare superiore in quanto il legno è considerato un materiale pregiato che dura nel tempo e nel tempo accresce la sua bellezza.
  • Benessere e serenità. La cucina è il cuore della casa, l’ambiente più frequentato e vissuto: è il luogo della convivialità. Scegliere un elemento vivo come il legno – siamo sempre più circondati da cemento – crea un’atmosfera naturalmente accogliente migliorando il benessere delle persone che vivono quell’ambiente.

 

Cucina custom garofoli con parquet Rovere Ice e armadiatura Miria

Gli svantaggi del parquet in cucina

Ogni scelta ha pro e contro. Per aiutarti a scegliere con consapevolezza, vogliamo illustrarti gli eventuali svantaggi del parquet in cucina.

  • Delicatezza. Il parquet può durare per generazioni se adeguatamente tenuto, ma è importante sapere che è più delicato rispetto ad altre tipologie di pavimento.
  • Suscettibilità ai cambiamenti ambientali. Il legno è un materiale vivo e in quanto tale si allarga o gonfia in caso di estrema umidità, si restringe in caso di aria particolarmente secca, può scolorirsi nei punti costantemente esposti alla luce solare.
  • Manutenzione accurata. Il parquet non necessita di una manutenzione onerosa e continua, ma accurata e specifica per il legno. Ti forniremo dei consigli di manutenzione più avanti.

Molti annoverano i costi tra gli svantaggi del parquet. A nostro avviso, chi sceglie il parquet lo fa per il pregio che quest’ultimo conferisce agli ambienti. Inoltre, se è vero che i costi sono superiori ad altri tipi di pavimento, è anche vero che esistono in commercio diverse tipologie di parquet adatti a budget più contenuti.

Come scegliere il migliore

Dopo aver passato in rassegna i pro e contro del parquet in cucina, sorge spontanea una domanda: “Come fare, dunque, per scegliere il parquet migliore per la propria cucina?”.

La prima cosa da sapere è che non tutti i parquet in rovere sono uguali. Il rovere americano, rispetto a quello europeo, è più robusto e presenta maggior durezza. È una delle caratteristiche per cui i nostri pavimenti in legno sono realizzati con rovere del Nord America.

I parquet possono differire anche nello spessore. All’aumentare dello spessore aumenta anche la resistenza. Un’altra cosa da sapere è che non tutti parquet vengono trattati allo stesso modo. Alcuni vengono rivestiti con un trattamento protettivo all’olio, per renderli refrattari all’acqua, altri invece sono sottoposti a un processo di verniciatura con resine acriliche che chiudono i pori del legno così da evitare che l’acqua si possa infiltrare rovinando e gonfiando il legno.

In generale, dunque, se si opta per il parquet in cucina il nostro consiglio è di non lesinare sulla qualità, in termini di resistenza. Quanto al trattamento, è bene farsi consigliare da un esperto in base alla configurazione e alle esigenze specifiche del proprio ambiente.

Tipi di parquet più adatti

I tipi di parquet più adatti alla cucina sono dunque quelli che presentano una maggiore resistenza, talvolta spessore e che hanno subìto trattamenti specifici protettivi.

Il Parquet Garofoli è realizzato con legno di altissimo pregio proveniente da foreste coltivate in modo sostenibile, lavorato con le tecnologie più all’avanguardia del settore secondo rigorosi standard qualitativi, che ne attestano elevata affidabilità, qualità e durata nel tempo. Per le sue particolari caratteristiche strutturali, il parquet Garofoli è idoneo sia alla posa flottante che incollato su sottofondi cementizi o su pavimenti preesistenti, anche riscaldati.

Garofoli mette a disposizione tre diverse tipologie di parquet tra cui scegliere. Premium è la linea di parquet Garofoli pensata per chi predilige un effetto più discreto e lineare, mentre Vintage presenta nodi più evidenti e uno stile che si ispira ai grandi classici dei pavimenti in legno. Inoltre, è possibile scegliere anche il nostro parquet a spina francese, una geometria di posa dal grande impatto estetico, che si adatta non solo a contesti classici, ma anche a quelli più moderni.

In particolare, il parquet Garofoli Platinum viene trattato sia nella parte superiore che in quella inferiore. La collezione è infatti caratterizzata da listoni composti da due strati esterni in rovere dello spessore di 3,5 mm e un multistrato interno di betulla, che può variare tra i 5 e i 9 mm risultando così ancora più resistente.

Tra le varie finiture di rovere disponili per il parquet da installare in cucina, teak e wengè sono quelle, già in natura, più resistenti all’umidità ma, grazie al trattamento con resine acriliche indurite ai raggi UV, anche le altre essenze sono assolutamente adatte.

Tutte le colorazioni del Parquet Garofoli hanno le stesse tonalità delle essenze disponibili per le collezioni di porte in legno, per i battiscopa e per le boiserie di rivestimento. Ti mostriamo di seguito alcune idee d’arredo realizzate con le nostre porte e il nostro pavimento in legno.

Porte filomuro biverso e parquet rovere

 

Porte Filomuro Biverso e parquet Rovere Ice per questa cucina dall’estetica molto originale. Il parquet rovere Ice è protagonista anche della seconda soluzione, dove è stato utilizzato anche per rivestire il piccolo angolo cottura.

 

Porte in legno e vetro collezione Mirawood

 

L’immagine che segue presenta invece una cucina moderna in cui il parquet Vintage, nella finitura rovere caldo, è abbinato a porte scorrevoli in vetro e alla parete attrezzata Garofoli in rovere seta.

 

Porte scorrevoli in vetro

 

Se ami i toni del grigio oppure vuoi un pavimento neutro puoi scegliere anche la finitura bianca. Come in questa realizzazione con cucina e armadio sottoscala realizzati col nostro sistema di ante e accessori Miria.

 

Armadio su misura per cucina Miria

Consigli di manutenzione

Una volta scelto il tipo più adatto, è necessario sapere bene come proteggere il parquet in cucina, quali sono le tecniche e i prodotti per una corretta pulizia.

Ecco di seguito i nostri consigli per una manutenzione efficace:

  • Poni attenzione alle condizioni climatiche. Le condizioni migliori sono un’umidità dell’aria compresa tra 45% e 65% e una temperatura tra 15°C e 30°C.
  • Evita l’uso di alcool, solventi, acidi o ammoniaca. Prodotti aggressivi possono danneggiare irreparabilmente la finitura del parquet.
  • Prediligi detergenti neutri o prodotti specifici pensati appositamente per i pavimenti in legno.

  • Applica dei feltrini ai piedi di tavoli, sedie e mobili. In caso di spostamenti, prevengono graffi e usura.
  • Utilizza poco acqua. Non vi è necessità di inondare il pavimento d’acqua per pulirlo. Anzi, è consigliabile passare un panno in microfibra accuratamente strizzato.

  • Oltre all’uso di un’aspirapolvere con setole morbide, passa un panno in fibre naturali, come cotone o lana, ti aiuterà a mantenere il tuo parquet lucido e pulito.

Se hai scelto di posare il parquet anche il bagno, oltre che in cucina, ti suggeriamo la lettura di quest’articolo Parquet in bagno: come pulirlo al meglio | Garofoli.

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